materiale didattico

Questo libro, sui sistemi aeromobili a pilotaggio
remoto (SAPR), fornisce ai giovani studenti, ai ricercatori ma anche ad un
pubblico vasto, un validissimo strumento di lavoro, utile per conoscere a fondo
le infinite potenzialità, di un piccolo strumento progettato per volare,
concentrato di tecnologia evoluta dell'era digitale. I droni danno la
possibilità a tutti noi di portare in alto, nel cielo, un nuovo punto di vista,
e di applicare, con le riprese video e fotografiche ad alta definizione,
modelli reali di interpretazione del territorio con estrema precisione, per le
esigenze più varie ed a costi davvero contenuti. La storia delle riprese aeree
inizia nel 1858 quando il fotografo francese Gaspar Felix Tournachon,
conosciuto con lo pseudonimo Nadar, scattava la prima fotografia aerea da una mongolfiera.
Oggi, con l'avvento dei satelliti militari e civili, la lettura fotografica del
territorio ha raggiunto un livello qualitativo straordinario e può essere
verificato perfino in tempo reale. Tuttavia la fotografica satellitare per le
restituzioni tematiche nell'ambito urbanistico, agricolo e naturalistico o in
altri settori, ha ancora costi difficilmente sostenibili per un singolo
cittadino. Gli APR sono invece droni pilotati a distanza con costi alla portata
di tutti e sono in grado di produrre in tempi brevissimi cartografie specifiche
e rilievi di vario genere, come vedremo in queste pagine ricche di contenuti applicati
all'utilizzo delle nuove tecnologie. Oltre alla lettura scientifica del
territorio i droni possono avere interessanti applicazioni nel settore della
produzione di audiovisivi e nel complesso mondo del cinema, ma anche nel campo
ricreativo. Oggi gli uomini sono mossi sia dai bisogni alienanti sia da quelli
radicali. Gli alienanti o "quantitativi" determinano il bisogno di accumulo di
cose, concentrazione di potere, individualismo, consumismo. I bisogni radicali,
legati alle radici evolutive, antropologiche, determinano bisogno di introspezione,
silenzio, pace, semplicità, bellezza, umanità e senso. Il problema è che le
attività di oggi, troppo spesso frenetiche ed alienanti, soddisfano le necessità
di tipo quantitativo in contrasto, con i bisogni radicali. Ma c'è anche la
possibilità di lavorare in modo nuovo. Il processo tecnologico ci aiuta a
ridurre, da un lato, la qualità e lo spessore creativo di ciò che produce,
dall'altro la tecnologia tende a prendersi i mestieri più monotoni,
"uniformanti" e ripetitivi. I droni si pongono ad una via di mezzo dove la
creatività e la tecnologia se usati bene possono raggiungere un equilibrio
costante. In questa situazione, la sfida di studiosi, politici, ambientalisti,
lavoratori o cittadini consapevoli non è quella di opporsi al progresso ma di
far sì che questo sia finalizzato ad un benessere condiviso che apporti forze
in senso evolutivo e non produca, solo e sempre, concentrazione di potere e
denaro. In altri termini è possibile adesso creare un nesso, pressoché
costante, tra il lavoro e la creatività. Oggi, i veri lussi non sono più
oggetti come pietre preziose, orologi d'oro, ma spazio, tempo, tradizioni e
rapporti. La riserva naturale regionale Lago di Penne, sempre attenta alle
nuove scoperte tecnologiche applicate allo studio e gestione dei beni naturali,
è stata una delle prime istituzioni in Abruzzo ad investire nello sviluppo dei
SAPR, tanto che l'Enac ha autorizzato un campo di volo nella collina di
Collalto dove, grazie alla convenzione con Volandia, si svolgono continuamente
corsi di pilotaggio dei droni con centinaia di partecipanti da tutta l'Italia.
Questa pubblicazione coordinata degli esperti professori e ricercatori
dell'Università dell'Aquila supera la prima fase di sperimentazione e si avvia
a fornire modelli collaudati nei diversi campi di applicazione dei droni.
Questo libro, sui sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR), fornisce ai giovani studenti, ai ricercatori ma anche ad un pubblico vasto, un validissimo strumento di lavoro, utile per conoscere a fondo le infinite potenzialità, di un piccolo strumento progettato per volare, concentrato di tecnologia evoluta dell'era digitale. I droni danno la possibilità a tutti noi di portare in alto, nel cielo, un nuovo punto di vista, e di applicare, con le riprese video e fotografiche ad alta definizione, modelli reali di interpretazione del territorio con estrema precisione, per le esigenze più varie ed a costi davvero contenuti. La storia delle riprese aeree inizia nel 1858 quando il fotografo francese Gaspar Felix Tournachon, conosciuto con lo pseudonimo Nadar, scattava la prima fotografia aerea da una mongolfiera. Oggi, con l'avvento dei satelliti militari e civili, la lettura fotografica del territorio ha raggiunto un livello qualitativo straordinario e può essere verificato perfino in tempo reale. Tuttavia la fotografica satellitare per le restituzioni tematiche nell'ambito urbanistico, agricolo e naturalistico o in altri settori, ha ancora costi difficilmente sostenibili per un singolo cittadino. Gli APR sono invece droni pilotati a distanza con costi alla portata di tutti e sono in grado di produrre in tempi brevissimi cartografie specifiche e rilievi di vario genere, come vedremo in queste pagine ricche di contenuti applicati all'utilizzo delle nuove tecnologie. Oltre alla lettura scientifica del territorio i droni possono avere interessanti applicazioni nel settore della produzione di audiovisivi e nel complesso mondo del cinema, ma anche nel campo ricreativo. Oggi gli uomini sono mossi sia dai bisogni alienanti sia da quelli radicali. Gli alienanti o "quantitativi" determinano il bisogno di accumulo di cose, concentrazione di potere, individualismo, consumismo. I bisogni radicali, legati alle radici evolutive, antropologiche, determinano bisogno di introspezione, silenzio, pace, semplicità, bellezza, umanità e senso. Il problema è che le attività di oggi, troppo spesso frenetiche ed alienanti, soddisfano le necessità di tipo quantitativo in contrasto, con i bisogni radicali. Ma c'è anche la possibilità di lavorare in modo nuovo. Il processo tecnologico ci aiuta a ridurre, da un lato, la qualità e lo spessore creativo di ciò che produce, dall'altro la tecnologia tende a prendersi i mestieri più monotoni, "uniformanti" e ripetitivi. I droni si pongono ad una via di mezzo dove la creatività e la tecnologia se usati bene possono raggiungere un equilibrio costante. In questa situazione, la sfida di studiosi, politici, ambientalisti, lavoratori o cittadini consapevoli non è quella di opporsi al progresso ma di far sì che questo sia finalizzato ad un benessere condiviso che apporti forze in senso evolutivo e non produca, solo e sempre, concentrazione di potere e denaro. In altri termini è possibile adesso creare un nesso, pressoché costante, tra il lavoro e la creatività. Oggi, i veri lussi non sono più oggetti come pietre preziose, orologi d'oro, ma spazio, tempo, tradizioni e rapporti. La riserva naturale regionale Lago di Penne, sempre attenta alle nuove scoperte tecnologiche applicate allo studio e gestione dei beni naturali, è stata una delle prime istituzioni in Abruzzo ad investire nello sviluppo dei SAPR, tanto che l'Enac ha autorizzato un campo di volo nella collina di Collalto dove, grazie alla convenzione con Volandia, si svolgono continuamente corsi di pilotaggio dei droni con centinaia di partecipanti da tutta l'Italia. Questa pubblicazione coordinata degli esperti professori e ricercatori dell'Università dell'Aquila supera la prima fase di sperimentazione e si avvia a fornire modelli collaudati nei diversi campi di applicazione dei droni.
Fernando DI FABRIZIO

L'obiettivo di
questo libro è quello di formare il lettore sul complesso mondo
dell'informazione geografica e del suo utilizzo nei processi che riguardano la
diagnosi ambientale e la pianificazione territoriale. I sistemi informativi territoriali
sono infatti uno strumento indispensabile per chi opera nel campo ambientale e
per questo sono sempre più diffusi negli uffici tecnici delle amministrazioni e
degli enti locali oltre che nel mondo delle professioni. La struttura del testo
è stata pensata per essere utilizzata in via prioritaria dagli studenti dei
corsi di laurea in Ingegneria Civile, Edile - Architettura, Ingegneria per
l'Ambiente e il Territorio, Biologia Ambientale e Gestione degli Ecosistemi ma
anche da chi quotidianamente si occupa di attività che hanno a che fare con il
territorio (valutazioni ambientali, pianificazione territoriale, geomarketing,
sistemi di servizi di rete ed infrastrutturali, organizzazione e gestione dei
servizi pubblici). Il volume inoltre analizza e descrive le principali tecniche
di analisi spaziale illustrando contestualmente una serie di indicatori
utilizzati correntemente in campo ambientale oltre che le modalità analitiche
per la loro implementazione. Il lettore può quindi replicare tali esercizi o
applicare le tecniche descritte secondo le proprie esigenze utilizzando il
software open source.
Francesco Zullo

Dal 2014 è professore a contratto in "Sistemi Informativi Territoriali e
Valutazione Ambientale" nei Corsi di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il
Territorio, Biologia Ambientale e Gestione degli Ecosistemi dell'Università
degli Studi dell'Aquila. E' Ph.D. in Scienze Ambientali, la sua attività di
ricerca riguarda i temi della pianificazione territoriale, dell'ecologia del
paesaggio e dell'uso delle applicazioni GIS nelle scienze del territorio in
particolare per lo studio dei cambiamenti di uso del suolo e per l'analisi, la
diagnosi e la valutazione ambientale. E' autore di circa 40 pubblicazioni tra
cui 4 dei primi lavori su rivista internazionale inerenti il fenomeno della
conversione urbana dei suoli in Italia (Journal of Land Use Science, 2012; International
Journal of Agricultural and Environmental Information Systems, 2013; Land Use
Policy, 2014; Journal of Urban Research and Practice, 2015). https://www.planeco.org/staff/pag_person.htm.